Lo statuto

STATUTO-REGOLAMENTO (per la migliore convivenza dei componenti della compagnia)

 La compagnia si fonda sui principi della:

v  Solidarietà e beneficenza

v  Amicizia e/o rispetto

v  Comunione

v  Sincerità

v  Onestà 

Verso tutti, in parrocchia e all’esterno.

     1.      Il  gruppo non ha scopo di lucro, ma svolge la sua attività  nell’ambito oratoriale della PARROCCHIA S.S. NOME DI MARIA alla quale andranno devoluti tutti i profitti,  che potranno essere spesi in parrocchia o destinati ad altri scopi.

La  solidarietà e la  beneficenza  rendono ricco lo spirito .

     2 .     La compagnia, è un insieme  di persone unite da una unica passione, ma tuttavia diverse tra di loro, per comportamento e indole; di conseguenza una buona fusione, un gruppo valido, si ottiene evitando di prevaricare gli uni sugl’altri, in caso contrario la compagnia sarà solo un insieme di individui nello stesso luogo.

La comunione ci rende fratelli in Cristo.

     3.      In caso di dissidi, contrasti e/o fraintesi, i componenti della compagnia dovranno cercare di chiarire  subito con il diretto interessato senza passare per vie traverse e diffondere informazioni sbagliate sul conto di qualcuno o in merito a qualcosa.

E’ la sincerità  e l’onesta che rende bello lo stare insieme.

    4.      I componenti del gruppo rispetteranno l’impegno preso nel partecipare assiduamente alle prove, in orario, l’eventuale assenza si comprende se dovuta a motivi inderogabili e non ripetitivi.

Il rispetto del tempo altrui sarà rispetto del proprio tempo.

    5.      A decidere l’interpretazione dei vari personaggi, in una commedia, sarà sempre il responsabile, il quale comunque, potrà  cambiare parere nel corso delle prove  e variare la posizione di un attore, per molteplici ragioni.

E’ il  rispetto dell’amicizia che rende unito il gruppo

     6.     Il gruppo ha l’obbligo  morale di portare a termine l’opera iniziata. Andare avanti sempre, anche se uno dei suoi componenti ha motivo di stare fuori o lontano dalla compagnia.

E’ la comprensione del disagio altrui che rende solidali.                                             

     7.   Il gruppo non  usa  classificazioni (primo attore/attrice, comparsa ecc…)  tutte le parti sono importanti e, quelle brevi, sono le più difficili perché chi le interpreta ha minori possibilità di dimostrare la sua passione e il suo impegno per il teatro, a differenza di chi sulla scena c’è per un tempo maggiore ed ha più possibilità di correggersi in caso di errori.

E’ l’umiltà che eleva l’uomo

      8.   Chi entra nel gruppo teatrale ha come scopo principale la passione  per il teatro non certo la mania di protagonismo, del primo o del grande attore, se così fosse rimarrebbe deluso.

Qualcuno disse:”Gli ultimi saranno i primi”

      9.       La compagnia, per portare in scena uno spettacolo, ha bisogno di persone che, attori e non attori si dedichino, nel loro tempo disponibile, alle seguente mansioni,

x  lavori manuali ( . . . )

x  costumisti

x  trovaroba

x  parrucchieri

x  ricerca di pubblicità

x  altro

senza ignorare e/o sottovalutare l’importanza di esse.

     10.     Alle prove partecipano tutti, dal primo all’ultimo interprete, compreso il suggeritore , il costumista, il trovarobe e il P.R., poiché è giusto ed opportuno che  tutti comprendano la commedia, per poter svolgere il proprio compito, nel migliore dei modi.

      11.     All’interno del gruppo non tutti reciteranno o avranno il ruolo di supporto alla rappresentazione, ma tutti hanno il dovere di seguire le prove. Chiunque dovrà essere in grado di poter sostituire un interprete, in caso di necessità.

Non si fa parte del gruppo “solo per recitare”, ma si è parte di esso anche senza essere sul palco

      12.     Il seguente regolamento potrà subire integrazioni, non variazioni, a seconda delle necessità.                                         

 “Così è se vi pare”  (Pirandello)